IL SE o L' ESSERE


Con le parole "il nostro essere o il nostro "sè" intendiamo esprimere la qualità nostra più elevata che comunemente viene confusa . 

Questa realtà del "se" ci e comunemente celata perché quando si usa la coscienza ( qui intesa come consapevolezza) cioè quando  diveniamo consapevoli di una qualsiasi cosa materiale o anche mentale allora accade che il nostro "se"  si lega  alla consapevolezza stessa divenendo con lei  una unica cosa, anche il nostro senso di identità pertanto non è perfetto e ci rende soggetti a dubbi, interrogativi e a mutamenti comportamentali.

In effetti tutti noi siamo ( anzi meglio dire che crediamo di essere ) ciò di cui diveniamo  consapevoli cioè  ci identifichiamo in colui che è consapevole, ma non e' proprio  così perché noi siamo una realtà che va oltre. Difatti se ci osserviamo con attenzione quando siamo consapevoli di qualcosa possiamo percepire  un qualcosa di noi stessi che e' oltre.
Non esiste modo di spiegare la natura e l' importanza del risveglio del
nostro "se"  se non con la propria esperienza personale.
Quando si raggiunge il "se"  si comprende subito il suo valore e si potrà anche percepire la vibrazione purissima argentina.
Questa vibrazione e'' vivificatrice di tutto cio' che ci sta intorno ovvero natura , animali e persone , pertanto e' sempre una buona azione meditare per il risveglio del nostro essere anche quando si e' in giro per il mondo: svago,lavoro, studio, ecc.ecc.



Per questo "se" ciascuno sarà maestro di se stesso, la M.V. fornisce solo una guida.

Voler dare impulso a questa realtà superiore, il nostro "se", aiutarla  ridestarsi è quindi volersi aiutare a ritrovare il più vero di se stessi e ciò è un grande bene per la persona è anche una grande gioa, bellezza e liberazione.

Nel "se" difatti non può esistere alcuna sofferenza, alcun turbamento, ma possono  esistere solo unione, pace, vita ed alti valori.

Questa confusione non e'  fatto da sottovalutare, noi tutti amiamo la vita ,ma  la vita richiede ampio uso della consapevolezza e ciò tende sistematicamente ad oscurare il nostro "se"....allora accade che finché le cosa vanno bene si può sopportare ma quando e cose cambiano allora iniziano i guai ove ci parrà di non avere scampo..i suicidi ad esempio sono tutti in stretta relazione con l'oscuramento del "se"., ma ogni tristezza e  sofferenza di animo di cui stentiamo a liberarci e che ci limita è possibile solo quando siamo lontani dal nostro "se" 


Questa confusione del"se" di cui neppure ci si rende conto non è cosa buona e non solo per la sofferenza che permette, ma anche perché ci tende come ciechi a noi stessi...ci fa sentire disuniti e diversi permettendo soprusi e violenze e anche può giungere a non  essere riconosciuti dalle leggi che regolano tempo clima e fenomeni vari della terra.
Anche le malattie hanno  molta più via libera quando siamo staccati dal  nostro"se"
Anche se sembra inevitabile la tendenza ad oscurare il nostro essere perché per forza dobbiamo usare la consapevolezza non ci si deve mai  rassegnare a questa 

confusione e si deve anzi operarci con volontà e costanza per ridestarci alla nostra più vera realtà  senza mai stancarsi.


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A questo lavoro di evidenza del "Sè" che è poi concettualmente  semplice, (ma non sempre  facile perché la mente e la coscienza possono  essere reticente a farsi superare essendo appunto abituate a comandare tutto il noi stessi ) si viene guidati nella "Meditazione Vita" che è un metodo dinamico nel senso che è frutto di un processo mentale consequenziale o progressivo, comprensibile e  consapevole.
Anche l' Hata Yoga può aiutare molto e noi indichiamo alcuni semplici esercizi da fare ricorrentemente in abbinamento alla meditazione
(vedere pagina specifica o chiedere )
Altre vie più mentali o concettuali di risveglio del "se", le troviamo in Nisargadatta Maharai nel suo famoso libro "io sono quello"

Quando il se si evidenzia con la M.V. (Meditazione Vita) possono accadere cose molto belle, in genere vitalità o piacere per la vita, percezione di particolari bellezze, attenuazione o scomparsa del dolore fisico e interiore, anche talvolta vibrazioni purissime argentine che vivificano intorno a noi. 

In psicologia il "sé" viene definito  come la totalità psichica rispetto a cui l'Io, che è  la nostra parte cosciente, è solo una piccola parte. Ciò significa che comunemente non abbiamo coscienza del nostro sé e poiché egli è la totalità psichica nostra ciò significa che ciò che sappiamo di noi  non è totale, ma è parziale , ovvero noi non staremmo vivendo la nostra più  vera identità di persona. Ciò che invece noi comunemente sentiamo di noi stessi viene chiamato ego e l'ego ha molte necessità, desideri,, passioni che sottraggono energie al bisogno del sé di individuarsi.

Nell'induismo, in particolare, il "se" è definito "Atman", espressione che nell'Advaita Vedanta sta a indicare l'intima essenza dell'individuo,  Assumendo in origine il significato di «respiro vitale», l'Atman è il principio primo della soggettività, che nel suo fondo riflette per l'oggettività del cosmo, denominato Brahma: 

Nella filosofia occidentale la coscienza di sé è stata spesso il fondamento della riflessione di numerosi filosofi, i quali hanno espresso l'importanza di approdare a se stessi prima di iniziare l'indagine delle verità assolute: l'autocoscienza cioè come presupposto della conoscenza, sintetizzato dal motto delfico "conosci te stesso", il quale «ha assunto una posizione di esortazione morale di carattere strettamente filosofico soprattutto con Socrate – il cui messaggio ruota per intero intorno a questo perno teoretico – e nell'ambito della cultura occidentale ha poi avuto una Wirkungsgeschichte, ossia una "storia di effetti" di straordinaria portata».

Sin dall'antica Grecia, così, il "pensiero di sè" ha assunto i connotati di una sorta di «coscienza morale» di ispirazione divina, manifestandosi talora come la presenza di un daimon o demone interiore, oppure nel cristianesimo, soprattutto esoterico, come la voce dell'angelo custode o di uno spirito guida, identificabile con l'autentica natura dell'anima umana.

La Meditazione Vita è  una nuova via  alla riscoperta di un assoluto in  noi stessi ,verosimilmente il sé, è una via molto semplice non sempre altrettanto facile , è una via diretta , che richiede principalmente la attenzione e la volontà , ma in compenso è pratica e veloce e fornisce anche alcuni benefici come la vitalità , la capacità di contenere  il dolore, di dare sostegno alla salute ed altro.

La Meditazione Vita ci è stata portata   da Parmanand Gri e da Chandrika seguaci di Babaij ed è proprio specifica per l'uomo moderno che è molto impegnato nella vita e che ha quindi poco tempo da dedicare al lavoro interiore.



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l'essere in pochi concetti

....noi vediamo, pensiamo, desideriamo  e di ciò siamo consapevoli.....è cosa molto buona educarsi ad essere consapevoli di ogni cosa anche di ogni movimento del pensiero... ma non dovremmo fermarci qui

....noi siamo colui che è consapevole, ma non dovremmo fermarci qui.....

..realizziamo che noi siamo anche consapevoli di essere consapevoli.... cioè una realtà più alta di noi stessi sa anche quando diveniamo  consapevoli ...

.....la verità sta qui, non accontentiamoci quindi  di vivere nella convenzione , nella abitudine, nel comodo... impariamo   a ridestarci sempre a volontà.... troveremo nuove gioie , nuove bellezze, una vera nuova vita....anche forza e volontà a piacere 


l'essere amico della luce

l'essere ha una grande amica che è la luce, ambedue sono verità di noi stessi che non dovremmo trascurare, quando l'essere ha con se la sua amica si ridesta più facilmente più naturalmente

dunque prima di essere consapevoli di un qualcosa ricordiamo attentamente l'amica luce, finché lei  ci darà un poco di felicità....pensiamo veramente ad una luce splendida sopra il cielo.... ora potremo procedere col risveglio.

questa luce non per nulla fu posta nella donna e difatti non esiste realizzazione più perfetta e completa, più pienezza di vita che nella unione uomo e donna .....due verità spirituali: il se e la luce  che si materializzano in forme viventi per sostenersi a vicenda per godere insieme del più bel sogno di vita-

Una grande fortuna nella vita è il trovare la giusta compagna  che ti tiene nelle luce...così il cammino del risveglio sarà più agevole e naturale per entrambe.


EDEN

L'eden è la più completa e perfetta manifestazione del "se" e della luce nella natura ove  questo risveglio può mantenersi costante per entrambe, non è tanto un luogo fisico quanto il verificarsi, in entrambe,  di uno stato  di stabilità di luce e di risveglio dell'essere.

L'eden può essere sperimentato anche singolarmente anche con la Meditazione Vita, ma difficilmente si mantiene stabile.

L'esperienza singola dell' Eden riguarda un tratto di natura del raggio di cira 10 ml, non sono però  da escludersi dimensioni maggiori o minori.   


l'essere compagno della 

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